Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1106 del 2024

ECLI:IT:TARVEN:2024:1106SENT

Massima

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L'annullamento di una concessione edilizia in sanatoria rilasciata oltre tredici anni prima, senza adeguata motivazione sull'interesse pubblico che giustifichi la rimozione del titolo edilizio, è illegittimo in quanto lesivo dell'affidamento qualificato del titolare circa la stabilità e definitività degli effetti autorizzatori. Pertanto, l'Amministrazione non può procedere all'annullamento di una concessione in sanatoria a distanza di molti anni dal suo rilascio, senza fornire una congrua e specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che rendono necessaria la rimozione del titolo edilizio, tenuto conto dell'affidamento maturato dal privato sulla definitività degli effetti autorizzatori. L'annullamento di un provvedimento di condono edilizio, adottato senza adeguata motivazione sull'interesse pubblico, determina l'illegittimità derivata del successivo rigetto della domanda di accertamento di conformità, in quanto basato sulla presupposta statuizione di annullamento del condono medesimo. Pertanto, l'Amministrazione non può rigettare la domanda di accertamento di conformità di un intervento edilizio, qualora l'annullamento del precedente condono edilizio sia stato disposto senza una congrua motivazione sull'interesse pubblico che giustifica la rimozione del titolo abilitativo, in considerazione dell'affidamento qualificato del privato sulla definitività degli effetti autorizzatori.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/05/2024

N. 01106/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00446/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 446 del 2020, proposto da
Claudia Galiazzo, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Pallaro e Alvise Mazzarolli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio del primo difensore in Padova, via Emanuele Filiberto 3;

contro

Comune di Padova, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Marina Lotto, Vincenzo Mizzoni, Paolo Bernardi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Veronica Langstadt, rappresentata e difesa dall'avvocato Alvise Arvalli, con domicilio digitale come …

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