Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Immobiliare Frutteto S.r.l. contro il Comune di Vasto in relazione alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le modifiche alle norme tecniche di attuazione di uno strumento urbanistico generale, anche se apparentemente di sola portata normativa e non incidenti sulla cartografia, devono essere sottoposte alla valutazione ambientale strategica (VAS) prevista dalla normativa europea e nazionale di recepimento, in quanto tali modifiche possono comunque avere un impatto significativo sull'intero assetto urbanistico del territorio comunale. La mancata sottoposizione della variante alla VAS e alla verifica di conformità con la pianificazione sovraordinata costituisce un vizio procedimentale rilevante. 2. L'obbligo di preventiva redazione di un piano attuativo, anche in zone già completamente urbanizzate, è illegittimo ove non risulti adeguatamente motivato dalla necessità di riordinare situazioni di confusione edilizia e disordine urbanistico. In assenza di tali presupposti, l'imposizione del piano attuativo in zone già dotate di urbanizzazioni primarie e secondarie si pone in contrasto con i principi di pianificazione urbanistica. 3. Il giudice amministrativo, in applicazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale, può modulare gli effetti della pronuncia di annullamento, disponendo la perdita di efficacia della variante urbanistica annullata decorso un termine congruo entro il quale l'amministrazione è tenuta a riesaminare la pianificazione, sottoponendola alle necessarie valutazioni ambientali e di conformità.