Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2817 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:2817SENT

Massima

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Il vincolo urbanistico imposto dal piano regolatore generale per destinare un'area a servizi pubblici urbani, pur avendo carattere particolare, non costituisce un vincolo espropriativo, bensì un vincolo conformativo, che non comporta la perdita definitiva della proprietà privata, ma impone limitazioni e condizioni restrittive agli interventi edilizi in funzione degli obiettivi di tutela dell'interesse pubblico generale. Pertanto, tale vincolo non è soggetto a decadenza per scadenza del termine quinquennale e non comporta indennizzi per le limitazioni previste dallo strumento urbanistico, a condizione che sia effettivamente possibile la realizzazione di impianti e attrezzature di interesse pubblico anche mediante convenzioni tra l'amministrazione comunale e i privati proprietari, in regime di economia di mercato. Tuttavia, qualora la concreta regolamentazione urbanistica dell'area escluda tale possibilità di utilizzo da parte dei privati, il vincolo deve essere qualificato come espropriativo e, in tal caso, soggetto a decadenza per il decorso del termine quinquennale senza la realizzazione delle opere pubbliche previste, con conseguente obbligo per l'amministrazione di ritipizzare l'area come zona bianca e valutare la richiesta dei proprietari di imprimere la medesima destinazione edilizia delle aree limitrofe. Inoltre, anche in caso di reiterazione del vincolo scaduto, l'amministrazione è tenuta a svolgere una specifica indagine concreta finalizzata a modulare e bilanciare le differenti esigenze pubbliche e private, motivando adeguatamente la persistenza dell'interesse pubblico attuale e l'impossibilità di soddisfarlo con soluzioni alternative, nonché disponendo l'accantonamento delle somme necessarie per il pagamento dell'indennità di espropriazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/10/2023

N. 02817/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00670/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 670 del 2016, proposto da
Daniele Cutugno, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Catalioto, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Giuseppe Mingiardi in Catania, via G. D'Annunzio, 39/A;

contro

Comune di Messina, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosario Cannata, domiciliato presso la Segreteria del Tar in Catania, alla via Milano, 42a;

per l'annullamento

-della nota prot. n. 23594 del 28 gennaio 2016 con cui il Dirigente del Dipartimento politiche del territorio, qualificando il vincolo apposto sul terreno del ricorrente c…

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