Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19777 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19777PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di ammissibilità della richiesta di revisione, deve verificare il rispetto dei requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. La revisione della sentenza di condanna è consentita solo quando ricorrono i casi tassativamente indicati nell'art. 630 c.p.p. e non può essere utilizzata per ottenere una mera rivalutazione delle prove già acquisite e valutate nel precedente giudizio di merito. In particolare, il caso di revisione di cui alla lett. a) dell'art. 630 c.p.p. richiede l'inconciliabilità oggettiva tra i fatti accertati nella sentenza di condanna e quelli stabiliti in un altro giudicato, non essendo sufficiente la mera contraddittorietà logica tra le valutazioni probatorie. Analogamente, il caso di revisione di cui alla lett. c) presuppone l'esistenza di prove nuove, intese come prove non acquisite o non valutate nel precedente giudizio, e non già una diversa lettura di elementi probatori già esaminati. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non nei casi tassativamente previsti dalla legge, dovendo limitarsi a verificare la correttezza formale e sostanziale del procedimento seguito per l'ammissione della richiesta di revisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI Enrico - rel. Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/11/2019 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;
lette le conclusioni del Pg CESQUI Elisabetta, che ha chiesto che il ricorso e dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Catanzaro, competente ex articolo 633 c.p.p., comma 1 e articolo 11 c.p.p., con l'ordinanza indicata in rubrica ha dichiarato inammissibile de plano l'istan…

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