Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla Società Consortile A R.L. "Consorzio Aedars" avverso l'esclusione dalla gara per l'affidamento dei lavori di ristrutturazione e completamento della rete idrica e fognaria del Comune di Pollica, ha dichiarato l'improcedibilità del giudizio per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Tale decisione si fonda sui seguenti principi di diritto: 1. La sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo, determina l'improcedibilità del giudizio. Ciò si verifica quando, nel corso del processo, vengono meno le ragioni che hanno dato origine alla controversia, rendendo così priva di utilità pratica la pronuncia del giudice. 2. Nel caso di specie, la parte ricorrente, a seguito di mutamenti societari e del sequestro del patrimonio, non è stata in grado di reperire la documentazione relativa all'impugnazione dell'aggiudicazione definitiva. Pertanto, l'Amministrazione Giudiziaria, previa autorizzazione dell'ANSBC, ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse a decidere il ricorso, determinando così la cessazione della materia del contendere. 3. In presenza di una pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, il giudice amministrativo è tenuto a compensare integralmente le spese di lite tra le parti, in considerazione del carattere meramente processuale della decisione. Questo principio di diritto, elaborato dalla giurisprudenza amministrativa, mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente alla decisione della controversia.