Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1122 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1122SENT

Massima

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La procedura espropriativa per pubblica utilità, finalizzata alla realizzazione di opere infrastrutturali di ricostruzione post-sismica ai sensi del Titolo VIII della legge n. 219/1981, è soggetta a una disciplina speciale e derogatoria rispetto alla normativa ordinaria, che prevede modalità semplificate di individuazione delle aree, dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza, nonché termini accelerati per l'emanazione dei provvedimenti ablatori. In tale contesto, il decreto prefettizio di acquisizione al patrimonio pubblico dei beni espropriati, pur non recando espressamente la qualificazione di "decreto di espropriazione", integra gli elementi essenziali di tale provvedimento, in quanto dispone il trasferimento della proprietà in favore della pubblica amministrazione, previa verifica dei presupposti di legge, quali l'avvenuto deposito delle indennità e l'approvazione dei frazionamenti. Tale decreto, pertanto, è immediatamente lesivo della posizione giuridica dei proprietari espropriati e, in quanto tale, deve essere tempestivamente impugnato, a pena di decadenza, unitamente agli atti presupposti della procedura, come la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza, non potendo essere contestati in un momento successivo. Inoltre, il mancato rispetto dei termini di efficacia dei decreti di occupazione d'urgenza, prorogati dalla legge fino al 31 dicembre 2005, non determina l'illegittimità dell'occupazione e dell'acquisizione dei beni al patrimonio pubblico, in quanto il decreto prefettizio di acquisizione, adottato nel rispetto delle previsioni di legge, costituisce il provvedimento ablatorio conclusivo della procedura espropriativa, avente efficacia traslativa del diritto di proprietà. Pertanto, le eventuali pretese risarcitorie per l'occupazione sine titulo dei beni, successive all'adozione del decreto prefettizio di acquisizione, sono infondate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE QUINTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 7204 del 2002, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
AT.GI. e AT.PA., quali unici eredi legittimi del genitore At.Lu., rappresentati e difesi dall'Avv. Gi.At., quale difensore di se stesso e del fratello Pa., unitamente agli Avv.ti Fr.At. ed Er.Pr., ed elettivamente domiciliati presso lo studio del primo in Napoli, al (...);
contro
- PREFETTURA - UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI NAPOLI, in persona del Prefetto pro-tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso la cui sede, alla Via A. Diaz, n. 11 domicilia per legge;
- MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso la cui sede, alla Via A. Diaz, n. …

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