Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 3168 del 2023

ECLI:IT:TARSA:2023:3168SENT

Massima

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Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, determina l'illegittimità dell'annullamento da parte della Soprintendenza di un'autorizzazione paesaggistica comunale, anche quando tale annullamento si inserisca nell'ambito di un procedimento di condono edilizio ex artt. 31 ss. della legge n. 47/1985. Infatti, la giurisprudenza consolidata ha affermato che la comunicazione di avvio del procedimento costituisce una garanzia partecipativa essenziale, la cui omissione inficia la legittimità del provvedimento finale di annullamento, in quanto preclude al soggetto interessato la possibilità di far valere le proprie ragioni e di interloquire utilmente con l'amministrazione. Tale principio trova applicazione anche nel caso in cui il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica intervenga a distanza di anni dal rilascio della stessa, come nella fattispecie in esame, in cui l'annullamento è stato disposto dalla Soprintendenza nel 1997 in relazione a un'autorizzazione rilasciata nel 1997. Pertanto, in assenza di prova contraria da parte dell'amministrazione resistente, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento determina l'illegittimità dell'annullamento dell'autorizzazione paesaggistica comunale, a prescindere dalla valutazione nel merito della compatibilità paesaggistica dell'intervento autorizzato.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/12/2023

N. 03168/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02053/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2053 del 2022, proposto da
Liberato Nocerino, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Cardaropoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Cultura, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, corso Vittorio Emanuele, 58;
Comune di San Giovanni a Piro, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

del decreto della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le …

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