Il potere di annullamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, esercitato ai sensi degli artt. 146 e 159 del D.Lgs. n. 42/2004, in relazione all'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, attiene esclusivamente ai profili di legittimità dell'atto e non comporta valutazioni di merito sulla compatibilità dell'intervento edilizio con il vincolo paesaggistico. Tale potere di annullamento può essere esercitato entro il termine perentorio di 60 giorni dal ricevimento della documentazione completa, senza che sia necessaria la previa comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento, in quanto tale adempimento è stato introdotto ex novo dal legislatore solo successivamente con la modifica dell'art. 146, comma 8, del D.Lgs. n. 42/2004. La valutazione della Soprintendenza deve essere congruamente motivata, evidenziando i limiti e le carenze dell'istruttoria svolta dal Comune, senza che ciò integri un indebito sconfinamento nel merito dell'atto amministrativo impugnato.