Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10453 del 2 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:10453PEN

Massima

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La detenzione abusiva di armi, caricatori e munizioni senza averne fatta denuncia all'Autorità competente, pur se contestuale al possesso di un'arma comune da sparo, configura l'unica fattispecie criminosa della detenzione di arma comune da sparo ai sensi dell'art. 697 c.p., in applicazione del principio di specialità. Pertanto, qualora siano contestati reati di detenzione abusiva di armi e munizioni unitamente al reato di detenzione di arma comune da sparo, le relative condotte devono essere riqualificate ai sensi dell'art. 697 c.p., in quanto norma speciale che assorbe le fattispecie meno gravi. Ciò comporta l'estinzione per prescrizione dei reati di detenzione abusiva, mentre per il reato residuo di detenzione di arma comune da sparo deve essere confermata la pena base del reato continuato, senza possibilità di modifica in peius in assenza di impugnazione del Pubblico Ministero. La confisca obbligatoria delle armi e munizioni in sequestro, prevista dall'art. 240 c.p., comma 2, n. 2, deve essere comunque confermata, anche in caso di applicazione dell'istituto del patteggiamento, in quanto misura di sicurezza autonoma e indipendente dalla pronuncia di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3202/2012 CORTE APPELLO di BARI, del 31/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
Udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa CASELLA Giuseppina, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenz…

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