Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21767 del 21 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21767PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto da una pluralità di elementi, quali i gravi indizi di colpevolezza, i precedenti specifici, l'inserimento in contesti criminali, l'assunzione di condotte finalizzate all'elusione dei controlli e l'inadeguatezza di misure meno afflittive. Tali elementi devono essere valutati dal giudice in maniera complessiva e non possono essere sindacati in sede di legittimità se la motivazione non risulta manifestamente illogica o contraddittoria. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori e nella ricostruzione dei fatti, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. PICARDI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/11/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCESCA PICARDI;
lette le conclusioni del PG Dott. KATE TASSONE.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del suo difensore di fiducia, ha proposto tempestivamente ricorso per cassazione avverso il provvedimento del Tribunale di Catanzaro che ha rigettato la sua istanza di riesame avente ad oggetto il provvedimento del G.i.p. con cu…

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