Il reato di omissione di lavori in edificio pericolante di cui all'art. 677 c.p. è configurabile solo quando l'omissione dei lavori necessari determini un pericolo concreto per la pubblica incolumità, e non quando il pericolo sia eventualmente incombente solo sull'appartamento sottostante. Inoltre, il giudice è tenuto a motivare espressamente il diniego dell'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, anche quando abbia già riconosciuto le circostanze attenuanti generiche e irrogato la pena pecuniaria minima, in quanto tali elementi possono integrare i presupposti per l'esclusione della punibilità. Infine, il reato di cui all'art. 677 c.p. si prescrive nel termine massimo di cinque anni dalla cessazione della condotta, che non può presumersi protrarsi fino alla pronuncia della sentenza di primo grado in assenza di prova della continuità della condotta.