Il custode di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 285 del 1992, art. 213, che circoli abusivamente con lo stesso, commette una violazione amministrativa punita ai sensi dell'art. 193, comma 1, del medesimo decreto, e non il reato di cui all'art. 334 c.p. di sottrazione, soppressione, distruzione, dispersione o deterioramento di cose sottoposte a sequestro, in quanto la norma amministrativa, in quanto speciale, prevale sulla fattispecie penale generale. La condotta del custode, infatti, pur integrando gli estremi della fattispecie penale, è sanzionata in via amministrativa in quanto la norma speciale, che tutela il peculiare interesse della circolazione stradale, prevale sulla norma penale generale che tutela l'interesse al buon andamento della pubblica amministrazione. Pertanto, in caso di circolazione abusiva del veicolo sottoposto a sequestro amministrativo da parte del custode, si applica esclusivamente la sanzione amministrativa prevista dall'art. 193, comma 1, D.Lgs. n. 285 del 1992, e non anche il reato di cui all'art. 334 c.p.