Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 330 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:330SENB

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un'opera abusiva si configura come atto dovuto, senza contenuto discrezionale, subordinato all'accertamento dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolire e al decorso del termine di legge, i quali costituiscono i presupposti per la sua emanazione. L'esatta individuazione catastale dell'area oggetto di acquisizione non è un requisito essenziale, essendo sufficiente una descrizione adeguata, come nel caso di "un'area fino a dieci volte la superficie complessiva utile abusivamente costruita sulla particella di terreno n. 1942 del fg. di mappa n. 7". L'omessa impugnazione del provvedimento di diniego di concessione in sanatoria, divenuto ormai inoppugnabile, comporta la decadenza dalla possibilità di rimettere in discussione l'ordinanza di demolizione, oramai consolidatasi per l'intervenuto diniego di sanatoria.

Sentenza completa

N. 00156/2013
REG.RIC.

N. 00330/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00156/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 156 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso lo studio di quest’ultimo, sito in Palermo nella via Marchese di Villabianca n°4;

contro

il Comune di Monreale, in persona del Sindaco p.t., non costituito;

per l'annullamento

- del provvedimento di acquisizione al patrimonio del Comune di Monreale di "un'area fino a dieci volte la superficie complessiva utile abusivamente costruita sulla particella di terreno n. 1942 del fg. di mappa n. 7”;

- ove occorra,…

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