Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4879 del 2 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:4879PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve effettuare un'approfondita e rigorosa analisi degli elementi indiziari, confrontandosi in modo puntuale con le deduzioni difensive e fornendo una motivazione congrua e logicamente coerente. La gravità dell'indizio, che non deve essere confusa con la mera sufficienza probatoria richiesta per la condanna, implica un elevato grado di probabilità di attribuibilità del fatto all'indagato, desumibile da elementi di natura logica o rappresentativa contenenti in nuce gli estremi della fattispecie incriminatrice. Inoltre, il giudice è tenuto a valutare con pari rigore la sussistenza concreta delle esigenze cautelari, motivando in modo specifico e dettagliato in ordine al pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, senza poter fare affidamento su meri elementi congetturali o astratti, ma dovendo invece individuare circostanze fattuali idonee a comprovare il concreto rischio di ulteriori condotte illecite dello stesso tipo di quella contestata. La valutazione delle esigenze cautelari deve altresì tenere conto della sanzione edittale astrattamente prevista per il reato ipotizzato, nonché del tempo trascorso dalla commissione del fatto, in quanto il pericolo di recidiva si attenua proporzionalmente all'allontanarsi del tempus commissi delicti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 705/2014 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 04/07/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO; sentite le conclusioni del PG Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 4 luglio 2014 il Tribunale di Milano, in parzial…

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