Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11298 del 16 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11298PEN

Massima

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Il giudice che intende subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena all'adempimento dell'obbligo risarcitorio è tenuto a valutare, motivando anche sommariamente, le reali condizioni economiche del condannato, al fine di verificare se lo stesso sia concretamente in grado di effettuare il pagamento entro il termine prefissato. Tale valutazione, caratterizzata da un apprezzamento motivato pur se discrezionale, è necessaria per evitare che si realizzi in concreto un trattamento di sfavore a carico del condannato in ragione delle sue condizioni economiche. Pertanto, il giudice deve accertare se e in quale misura la condizione sia ragionevolmente sopportabile dal condannato, soprattutto in considerazione della sua capacità economica e anche in relazione all'entità della somma da risarcire e agli altri elementi desumibili dagli atti o allegati dagli interessati. Solo una preventiva valutazione delle condizioni economiche del condannato costituisce mezzo idoneo per garantire il rispetto del principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1453/2022, emessa il 16 febbraio 2022 dalla Corte d'appello di Roma;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 17 febbraio 2023 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa PACILLI ((omissis));
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi, che ha chiesto di annullare la sentenza impugnata con rinvio ad altra Sezione della Corte di appello di Roma;
Udito l'avv. BARSANTI …

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