Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 50956 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50956PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione proposto personalmente dal condannato, senza l'assistenza di un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione, è inammissibile ai sensi dell'art. 571, comma 1, e art. 613, comma 1, c.p.p., come modificati dalla L. n. 103 del 2017, entrata in vigore il 4 agosto 2017. Tale normativa ha escluso la facoltà dell'imputato e del condannato di proporre personalmente il ricorso per cassazione, prevedendo che tale atto debba essere in ogni caso sottoscritto, a pena di inammissibilità, da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione. Il ricorso personale del condannato, pertanto, deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma equamente determinata alla Cassa delle Ammende, ai sensi dell'art. 616 c.p.p., atteso che il ricorso è di poco successivo al pronunciamento delle Sezioni Unite che ha chiarito tale principio di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO Francesco M. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/12/2017 del GIUD. SORVEGLIANZA di SASSARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FIORDALISI DOMENICO.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso in esame e' stato proposto personalmente dall'interessato il 23.12.2017.
Osserva il Collegio che sia il provvedimento impugnato sia il ricorso sono successivi al 04/08/2017, data dell'entrata in vigore della L. 23 giugno 2017, n. 103, con cui si …

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