Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38450 del 22 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38450PEN

Massima

Il reato di uso di atto falso costituisce una progressione criminosa rispetto alla falsificazione materiale del documento, essendo punibile autonomamente anche quando l'imputato non abbia partecipato alla falsificazione. Pertanto, la contestazione all'imputato del solo uso di atto falso, pur in assenza di una specifica contestazione della falsificazione, è corretta in quanto l'uso del documento contraffatto rimane comunque elemento concreto della vicenda criminosa. Inoltre, non sussiste difetto di correlazione tra l'accusa e la sentenza di condanna per uso di atto falso, in quanto tale condotta costituisce una progressione della falsificazione materiale originariamente contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDO Luigi G. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2108/2011 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 07/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E DIRITTO
Con la sentenza in epigrafe la Corte d'Appello di Brescia, dichiarata la prescrizione del reato …

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