Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7480 del 2 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:7480PEN

Massima

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Il porto ingiustificato, fuori dell'abitazione, di oggetti atti ad offendere, di cui all'art. 4, comma 2, della L. n. 110 del 1975, è una contravvenzione punibile ai sensi della legge penale, la cui consumazione è tuttavia soggetta al termine di prescrizione quinquennale previsto dagli artt. 157 e 160 c.p., il quale può essere prolungato per effetto dei periodi di sospensione risultanti dagli atti. Pertanto, il giudice di legittimità, ove accerti l'intervenuta prescrizione del reato, è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata, in applicazione del principio di cui all'art. 129, comma 1, c.p.p., senza poter entrare nel merito delle questioni di ordine processuale e sostanziale sollevate nei motivi di ricorso, le quali risultano assorbite dalla declaratoria di estinzione del reato per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/10/2019 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CASELLA Giuseppina, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi; lette le conclusioni dell'avvocato (OMISSIS), difensore dell'imputat…

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