Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27311 del 21 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27311PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di appartenenti ad associazioni criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti può essere fondato sulla base delle sentenze di condanna definitive già riportate dal soggetto, senza necessità di una specifica motivazione in ordine all'attuale pericolosità, essendo sufficiente l'accertata appartenenza al sodalizio criminoso. Tale giudizio di pericolosità sociale è autonomo e distinto rispetto a quello formulato ai fini dell'applicazione di misure di sicurezza, come la libertà vigilata, per le quali non è necessario un accertamento in concreto della pericolosità sociale. La confisca dei beni, quale misura di sicurezza patrimoniale, può essere disposta anche per beni acquisiti in epoca anteriore o successiva rispetto alla situazione di accertata pericolosità soggettiva, purché ne risulti la sproporzione rispetto ai redditi dichiarati o la prova della loro illecita provenienza, senza necessità di una contestualità o contiguità temporale tra le condotte criminose e l'acquisizione dei beni. La motivazione del provvedimento di conferma della misura di prevenzione può legittimamente limitarsi a richiamare per relationem quella della decisione di primo grado, senza necessità di una nuova e autonoma motivazione, salvo che non emergano elementi decisivi non adeguatamente valutati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso il decreto della Corte di Appello di Roma 2 sezione penale del 19/1/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) di Montrone;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 29/2/2008 - 27/5/2008 il Tribunale di Roma applicava la misura della sorveglianza speciale di P.S…

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