Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11152 del 23 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:11152PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'imputato nel soggetto ripreso in un filmato registrato dalle telecamere di sicurezza presenti sul luogo di consumazione del delitto, operato dal personale di polizia giudiziaria, ha valore di indizio grave e preciso a suo carico, la cui valutazione è rimessa al giudice di merito. Tale elemento indiziario può essere corroborato da ulteriori riscontri, come la comparazione tra i fotogrammi estrapolati dalle riprese e la foto segnaletica dell'imputato, nonché dalla perfetta sovrapponibilità, emersa dall'esame comparativo dei rispettivi filmati, tra il modus operandi della rapina per cui si procede e quello di un'altra rapina commessa dall'imputato e per la quale è stato arrestato in flagranza. Il riconoscimento fotografico operato dalla persona offesa, pur se non caratterizzato da certezza assoluta, può essere logicamente valorizzato dal giudice di merito quando il teste si sia trovato a breve distanza dal rapinatore, a condizione che tale elemento probatorio non sia l'unico a fondare la pronuncia di condanna e risulti corroborato da altri riscontri. Il vizio di travisamento della prova, desumibile dal testo del provvedimento impugnato o da altri atti del processo specificamente indicati dal ricorrente, è ravvisabile ed efficace solo se l'errore accertato sia idoneo a disarticolare l'intero ragionamento probatorio, rendendo illogica la motivazione per la essenziale forza dimostrativa dell'elemento frainteso o ignorato, fermi restando il limite del devolutum in caso di cosiddetta "doppia conforme" e l'intangibilità della valutazione nel merito del risultato probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittor - rel. Consigliere

Dott. SARANO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 25/01/2019 dalla Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAZIENZA Vittorio;
Lette le conclusioni scritte presentate dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale CIMMINO Alessandro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Roma, con sent…

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