Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9393 del 27 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:9393PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di una sentenza di merito, non può procedere a una rinnovata valutazione dei fatti o del contenuto delle prove acquisite, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice del merito. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è infatti circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di: a) esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato; b) assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti, ossia congruenza delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Pertanto, sono inammissibili le doglianze che attaccano la persuasività, l'inadeguatezza o la mancanza di rigore della motivazione, quando questa non presenti vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Inoltre, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'identificazione dell'imputato, salvo che non emergano elementi tali da fondare un ragionevole dubbio in proposito, non essendo sufficiente il mero "dubbio" della difesa. In tali casi, il sindacato di legittimità è limitato a rilievi di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze e dovendo essere disattese le deduzioni difensive logicamente incompatibili con la decisione adottata, purché questa sia sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Presidente

Dott. PICCIALLI Patr
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza n.1727/2016 del 30/03/2016, della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udite le richieste del difensore dell'imputata, avv. (OMISSIS), del Foro di ((omissis)), che ha insistito nei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 448/15 del 24/02/2015, Il Tribunale di ((omissis)), condannava (OMISSIS) alla pena - condizionalmente sospesa - di mesi nove di reclusione per i reati di …

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