La sospensione condizionale della pena può essere revocata quando il condannato abbia fruito del beneficio per tre volte in relazione a pene complessivamente superiori al limite di anni due, in applicazione del divieto previsto dall'articolo 164, comma 4, del codice penale, introdotto dalla Legge n. 128 del 2001. Tuttavia, prima di pronunciare la revoca, il giudice dell'esecuzione deve verificare con precisione la posizione penale del condannato, anche attraverso l'aggiornamento del certificato penale, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti per la revoca, in particolare per quanto riguarda l'eventuale commissione di nuovi reati nel quinquennio successivo alla concessione del beneficio. Qualora emerga che il condannato non abbia commesso ulteriori reati, il beneficio della sospensione condizionale della pena deve essere mantenuto, in applicazione del principio di favor rei. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, deve procedere a un attento esame della posizione del condannato, al fine di verificare la legittimità della revoca del beneficio, evitando pronunce meramente formali o basate su dati incompleti o imprecisi.