Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15874 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15874PEN

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio abusivo, emesso dal giudice penale ai sensi del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 31, comma 9, non ha natura di sanzione penale, ma costituisce una misura di carattere ripristinatorio finalizzata al recupero del territorio illegalmente occupato, che opera indipendentemente dall'individuazione di responsabilità soggettive e si applica anche nei confronti di terzi acquirenti estranei al reato. Tale provvedimento, pertanto, non è soggetto alla disciplina della prescrizione prevista per i reati, in quanto non riveste finalità punitive, ma mira esclusivamente al ripristino della legalità urbanistica violata. La demolizione disposta dal giudice penale si pone in un rapporto di coordinamento, ma non di sovrapposizione, con l'eventuale ordine di demolizione emesso dall'autorità amministrativa, essendo entrambi volti alla medesima finalità di tutela del territorio, senza che ciò determini un bis in idem. La natura non sanzionatoria, ma meramente ripristinatoria, dell'ordine di demolizione è conforme anche alla normativa convenzionale, come interpretata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, la quale ha ritenuto tale misura giustificata rispetto allo scopo di assicurare un'ordinata programmazione e gestione degli interventi edilizi, senza contrastare con le garanzie previste dalla CEDU.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg. Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. MENGONI Enri - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 6/6/2016 del Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 6/6/2016, il Tribunale di Lecce, quale Giudice dell'esecu…

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