Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4832 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:4832SENT

Massima

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La dichiarazione di pubblica utilità e la successiva occupazione di un bene, anche se non seguita dal formale provvedimento di esproprio, integrano l'esercizio di un pubblico potere che attribuisce la giurisdizione esclusiva al giudice amministrativo, il quale può conoscere non solo della legittimità degli atti del procedimento ablatorio, ma anche delle relative conseguenze risarcitorie. Ciò in quanto, in presenza di una valida dichiarazione di pubblica utilità e di un legittimo decreto di occupazione d'urgenza, il comportamento dell'amministrazione che non emani il provvedimento definitivo di esproprio nei termini di legge deve essere qualificato come "illecito permanente", la cui perdurante vigenza impedisce il decorso della prescrizione. Il privato spogliato del possesso può quindi agire nei confronti dell'ente pubblico senza essere soggetto al termine prescrizionale quinquennale, con l'unico limite temporale dell'eventuale usucapione ventennale del bene da parte dell'amministrazione. La comunicazione di avvio del procedimento ablatorio, prevista dalla legge n. 241/1990, deve precedere la delibera di dichiarazione di pubblica utilità e di localizzazione dell'opera, in quanto una comunicazione successiva risulterebbe inutile e inficerebbe il relativo procedimento. Tuttavia, il mancato rispetto di tale adempimento non determina l'illegittimità della successiva dichiarazione di pubblica utilità, qualora risulti comunque che il privato sia stato messo in condizione di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni. La delibera di localizzazione dell'opera pubblica rientra nella competenza del consiglio comunale, in quanto atto fondamentale che richiede una complessa valutazione di interessi pubblici e privati. Infine, la proroga del termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità è legittima, purché disposta prima della scadenza del termine originario, al fine di consentire il completamento del procedimento ablatorio.

Sentenza completa

N. 01429/2009
REG.RIC.

N. 04832/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01429/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1429 del 2009 proposto dai Sigg. ((omissis)) e Ileana, rappresentati e difesi dagli avv. Domenico e ((omissis)) e con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, ((omissis)) I n.311;

contro

Comune di Manocalzati in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso lo studio degli Avv. Mariano e ((omissis)) in Napoli, Centro Direz. Via Porzio Is. G1;
IACP Futura S.c.a.r.l. in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Via A. D’…

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