Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22281 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22281PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere applicata anche ai beni acquisiti dal proposto in epoca anteriore a quella a cui si riferisce l'accertamento della sua pericolosità sociale, in quanto l'unico presupposto di legge per l'adozione di tali provvedimenti è l'inizio di un procedimento di applicazione di misura di prevenzione personale nei confronti di persona pericolosa che disponga di beni in misura sproporzionata rispetto al reddito, e di cui non sia provata la legittima provenienza. Inoltre, in materia di misure di prevenzione patrimoniale, la legge autorizza il sequestro e la confisca dei beni di cui la persona sottoposta a procedimento di prevenzione risulta poter disporre direttamente od indirettamente, e fra questi rientrano per presunzione di legge, sia pure relativa, i beni del coniuge, dei figli e degli altri conviventi, soggetti nei cui confronti devono essere sempre disposte le indagini, e sui quali grava l'onere di dimostrare l'esclusiva disponibilità del bene per sottrarlo alla confisca. Il sindacato di legittimità sui provvedimenti in materia di prevenzione è limitato alla violazione di legge e non si estende al controllo dell'iter giustificativo della decisione, a meno che questo sia del tutto mancante, nel qual caso ci sarebbe comunque violazione di legge. Tale limitazione è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale non irragionevole, data la peculiarità del procedimento di prevenzione sia sul piano processuale che su quello sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NI. AN. N. IL (OMESSO);

2) N. A. N. IL (OMESSO);

3) RO. ST. N. IL (OMESSO);

4) ST. CA. N. IL (OMESSO);

5) AM. MA. TE. N. IL (OMESSO);

1) PA. CR. ;

avverso il Decreto n. 6/2007 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 06/11/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORTESE Arturo;

lette le conclusioni del PG Dott., che ha chiesto rigettarsi i ricorsi.

FATTO

Il decreto indicato in epigrafe …

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