Consiglio di Stato sentenza n. 2935 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:2935SENT

Massima

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Il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell'immobile o a chi abbia titolo per richiederlo, senza che l'amministrazione sia tenuta a compiere complessi e laboriosi accertamenti sulla legittimazione del richiedente, potendo essa valorizzare gli elementi documentali forniti dall'interessato. Pertanto, l'annullamento del permesso di costruire per carenza di legittimazione del richiedente è illegittimo qualora risulti che il titolare del titolo edilizio aveva acquisito la piena proprietà dell'immobile, libera da vincoli, al momento del rilascio del permesso. L'annullamento del permesso di costruire da parte dell'amministrazione deve essere motivato sulla base di specifiche violazioni della disciplina urbanistico-edilizia, senza che l'amministrazione possa sindacare profili attinenti alla normativa paesaggistica, la cui verifica e relativa autorizzazione spetta all'autorità preposta alla tutela del paesaggio. In particolare, l'esenzione dall'autorizzazione paesaggistica prevista dall'art. 142, comma 2, del d.lgs. n. 42/2004 per le aree delimitate negli strumenti urbanistici vigenti al 6 settembre 1985 come zone territoriali omogenee A e B, si applica anche quando il piano regolatore generale risultava solo adottato e non ancora definitivamente approvato alla predetta data, purché l'area fosse effettivamente destinata a zona urbanizzata. Inoltre, le norme del piano regolatore che prevedono limiti di altezza per gli edifici in relazione alla presenza di edifici di carattere storico-artistico nelle aree immediatamente contigue o in diretto rapporto visuale, non sono applicabili quando l'intervento edilizio riguardi una fontana e non un edificio. In tali casi, l'amministrazione non può sindacare la legittimità del titolo edilizio sulla base di valutazioni di impatto visivo o di riqualificazione del contesto, che esulano dalle sue competenze in materia urbanistico-edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/03/2023

N. 02935/2023REG.PROV.COLL.

N. 03825/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3825 del 2018, proposto da
Provincia di Brindisi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Edilmic S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, n. 18;
Comune di Brindisi, non costituito in giudizio;

nei confronti

Regione Pu…

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