Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25781 del 7 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25781PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di prodotti con segni mendaci di cui all'art. 517 c.p. si configura quando il soggetto agente, anche senza essere l'esercente di un'attività commerciale, mette in vendita prodotti recanti nomi, marchi o segni distintivi nazionali ed esteri idonei a indurre in inganno il compratore sull'origine e sulla qualità degli stessi, essendo sufficiente la semplice somiglianza del segno distintivo del prodotto all'originale, tale da trarre in inganno il consumatore. Il concorso di persone nel reato si realizza quando, sulla base di un apporto materiale o morale, anche non determinante, i soggetti agiscono in modo consapevole e volontario per la realizzazione della condotta illecita, non rilevando a tal fine la mera connivenza non punibile. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere fondato anche su un solo elemento negativo, come i precedenti penali dell'imputato, senza che assuma rilievo la mancata confessione o collaborazione con l'autorità giudiziaria, in quanto tali comportamenti non costituiscono un obbligo giuridico e non possono essere valutati in senso sfavorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Maria Cristina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2020 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro Maria Andronio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Molino Pietro, ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8.
che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano dic…

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