Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34923 del 21 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34923PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per determinati reati, è prevalente rispetto alla norma generale di cui all'art. 274 c.p.p. e comporta che, salvo prova contraria, il pericolo cautelare debba ritenersi sussistente in concreto ed attuale, senza che il mero decorso del tempo, in assenza di altri elementi, possa di per sé determinare un'attenuazione del giudizio di pericolosità. Pertanto, la sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari, disposta per ragioni di salute al di fuori delle ipotesi di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., non può essere revocata sulla base della sola circostanza del decorso del tempo, in assenza di nuovi elementi idonei a superare la presunzione di adeguatezza della misura cautelare originariamente applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIORDALISI Domenico - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bari del 24/02/2022; visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
sentita la requisitoria con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ZACCO FRANCA, ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore avv. (OMISSIS), anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), il quale ha insistito …

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