Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1419 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:1419SENT

Massima

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Il Comune, quale concedente di un'area pubblica in concessione, è tenuto a motivare adeguatamente le proprie determinazioni in ordine alla quantificazione del canone concessorio, nonché a rideterminare il canone dovuto e l'indennizzo spettante al concessionario per gli interventi di ristrutturazione effettuati, in conformità ai criteri stabiliti nel contratto di concessione e nel rispetto dei principi di buona amministrazione e di tutela dell'affidamento del privato. L'Amministrazione non può esimersi dall'esecuzione della sentenza di annullamento del provvedimento di diniego, dovendo provvedere nel termine assegnato, pena la nomina di un commissario ad acta. Nell'esecuzione della sentenza, il giudice deve tuttavia valutare con particolare prudenza gli effetti derivanti da un intervento in una situazione caratterizzata da incertezze sul titolo concessorio e sulla quantificazione delle somme dovute, tenendo conto anche dell'eventuale contrasto tra gli organi amministrativi e politici dell'ente locale. In tale contesto, il giudice può disporre la trasmissione degli atti alla Corte dei conti per l'accertamento di profili di danno erariale e nominare un commissario ad acta per riferire sullo stato della controversia e sull'eventuale definizione stragiudiziale, al fine di adottare le ulteriori determinazioni necessarie per dare esecuzione alla sentenza.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2018

N. 01419/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02958/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Nel giudizio ex art. 114 c.p.a., introdotto con il ricorso 2958 del 2015, proposto da Cube S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultima in Milano, via dei Piatti 11;

contro

il Comune di Como, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. Lombardia – Milano ex art. 25 c.p.a.;

per l’ottemperanza

della sentenza definitiva, non passata in cosa giudicata, 29 giugno 2015, n. 1506, del T.A.R. Lom…

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