Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 501 del 2012

ECLI:IT:TARPIE:2012:501SENT

Massima

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Il sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso amministrativo, in quanto la cessazione della materia del contendere determina il venir meno dell'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale richiesta. Il principio di economia processuale impone al giudice di dichiarare l'improcedibilità del ricorso quando, per fatti sopravvenuti, sia venuto meno l'interesse della parte all'annullamento degli atti impugnati. In tali casi, il giudice non è tenuto a esaminare nel merito le censure dedotte, essendo sufficiente accertare l'intervenuta carenza di interesse della parte ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse rappresenta un provvedimento di carattere processuale, che non entra nel merito della controversia e non preclude la possibilità di proporre un nuovo ricorso qualora dovesse riemergere l'interesse della parte all'annullamento degli atti impugnati.

Sentenza completa

N. 01029/2007
REG.RIC.

N. 00501/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01029/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1029 del 2007, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Società TENUTA SAN BERNARDO S.S., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, corso G. Ferraris, 14;

contro

COMUNE DI NICHELINO, in persona del Sindaco pro tempore;
Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino;

nei confronti di

CONSORZIO NICHELINO Società Consortile a r.l., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via ((omissis)), 44;
REGIONE PIEMONTE, in persona del Presidente pro tempore;

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