Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28421 del 20 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28421PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo a sistema informatico è integrato quando l'agente, senza autorizzazione, si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza, al fine di acquisire indebitamente dati o informazioni riservate, anche se non vi è sottrazione di denaro o altri beni. La responsabilità penale può essere affermata anche sulla base di elementi indiziari, come la corrispondenza tra le somme prelevate dal conto della persona offesa e quelle accreditate sul conto di un soggetto terzo, in assenza di una plausibile spiegazione da parte dell'imputato. Il giudice non è tenuto a individuare il movente della condotta illecita, essendo sufficiente la prova degli elementi oggettivi e soggettivi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5709/2014 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 22/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/02/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso per annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
(OMISSIS), tramite il difensore, ricorre per Cassazione avverso la …

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