Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21155 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21155PEN

Massima

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Il medico chirurgo dentista risponde penalmente per colpa grave, consistente in imperizia e imprudenza, qualora nell'esecuzione di un intervento di estrazione di un dente del giudizio incluso non effettui gli esami strumentali preliminari necessari, quali radiografie endorali, ortopanoramiche, tomografia computerizzata a fascio conico e risonanza magnetica, che avrebbero consentito di valutare con accuratezza la posizione del dente e il suo rapporto con le strutture anatomiche adiacenti, in particolare i nervi, e ciò determini il tranciamento del nervo linguale e gravi lesioni permanenti al paziente. La mancata adozione delle linee guida e delle buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica per la pianificazione e l'esecuzione di tale tipologia di intervento chirurgico integra una condotta gravemente colposa, non riconducibile alla sola colpa lieve da imperizia, e non esclude la responsabilità penale del medico, anche in presenza di un decorso anomalo del nervo non prevedibile. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità del medico, deve dare conto in motivazione dell'esame critico delle consulenze tecniche, senza poter sostituire il proprio sapere tecnico-scientifico a quello degli esperti, e deve altresì verificare la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni della persona offesa, pur potendole porre a fondamento della decisione, con un vaglio più penetrante rispetto a quello riservato alle testimonianze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco Maria - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. RICCI Anna Luisa A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/05/2022 della CORTE APPELLO di POTENZA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FERRANTI DONATELLA.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza in epigrafe indicata, con la quale e' stata confermata, in punto di responsabilita', la pronuncia di condanna emessa in primo grado, in ordine al reato di cui all'articolo 590 c.p., art…

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