Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43624 del 3 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:43624PEN

Massima

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Il reato di lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, di cui all'art. 6-bis, comma 1, della L. n. 401 del 1989, è un reato di pericolo concreto, la cui configurabilità non richiede il verificarsi delle ulteriori conseguenze previste dalla norma (danno alle persone o ritardo rilevante dell'inizio, sospensione, interruzione o cancellazione della manifestazione sportiva), ma solo l'accertamento della pericolosità concreta degli oggetti lanciati, valutata in relazione alla forza, alla velocità e alla traiettoria discendente degli stessi, anche quando si tratti di oggetti apparentemente inoffensivi come bottiglie di plastica, lattine o pacchetti di fazzoletti di carta, in quanto il loro lancio dal settore della tribuna destinato agli spettatori verso il campo di gioco può comunque generare una situazione di pericolo concreto per l'incolumità delle persone presenti, indipendentemente dal verificarsi di ulteriori eventi dannosi. L'accertamento della sussistenza del pericolo concreto, trattandosi di una valutazione in fatto, non è censurabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, tra cui la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SEMERARO Luc - Rel. Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Semeraro Luca;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Fimiani Pasquale che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udi…

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