Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22914 del 6 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22914PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione dell'imputato assente nel giudizio di primo grado è subordinato al deposito contestuale all'atto di appello dello specifico mandato ad impugnare, rilasciato dopo la pronuncia della sentenza, contenente la dichiarazione o elezione di domicilio dell'imputato ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio, a pena di inammissibilità dell'impugnazione. Tale onere formale, introdotto dalla riforma Cartabia, risponde all'esigenza di verificare l'effettivo coinvolgimento dell'interessato nella decisione di impugnare la sentenza, al fine di garantire la conoscenza della pendenza del processo in capo all'imputato assente, senza che ciò comporti una limitazione irragionevole del diritto di difesa e di impugnazione, essendo stati previsti correttivi come l'ampliamento del termine per impugnare e l'estensione della restituzione nel termine. La mera indicazione nell'atto di appello del domicilio già eletto presso il difensore non è idonea a sostituire il requisito formale richiesto dalla norma, che impone la contestualità della procura ad impugnare e dell'elezione di domicilio. L'interpretazione fornita dalla giurisprudenza di legittimità, che ha ritenuto la questione di legittimità costituzionale della norma manifestamente infondata, è coerente con il tenore letterale della disposizione e risponde all'esigenza di verificare l'effettiva volontà dell'imputato assente di impugnare la sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) -Relatrice

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sui ricorsi proposti da
La.Do. nato a S il (Omissis)
Bo.Da. nato a S il (Omissis)
avverso l'ordinanza resa il 7 novembre 2023 dalla CORTE di APPELLO di Salerno
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) BORSELLINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.
Lette le conclusioni dell'avv. Pa.Ra. che con memoria del 14 aprile 2024 ha insistito nei motivi di ricorso e nella eccezione di …

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