Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 28971 del 8 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28971CIV

Massima

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Il termine breve di 30 giorni per impugnare l'ordinanza conclusiva del procedimento sommario di cognizione decorre dalla comunicazione del provvedimento a cura della cancelleria a mezzo posta elettronica certificata, equipollente alla notificazione e idonea ad assicurare la piena conoscenza della decisione da parte del soggetto che avrebbe interesse ad impugnarla. Tale scelta legislativa, volta a garantire la celerità del procedimento, non è lesiva del diritto di difesa, in quanto il termine breve decorre dalla piena conoscenza dell'ordinanza. Non è pertanto possibile ipotizzare, in tal caso, il recupero del più ampio termine di cui all'art. 327 c.p.c., in quanto la decorrenza del termine per proporre l'impugnazione dal deposito dell'ordinanza è logicamente e sistematicamente esclusa dalla previsione, contenuta nell'art. 702-quater c.p.c., della decorrenza dello stesso termine, per finalità acceleratorie, dalla comunicazione o dalla notificazione dell'ordinanza medesima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BISOGNI Giacinto - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARISE Clotilde - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. OLIVA Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 12728-2018 proposto da:
(OMISSIS), rappresentato e difeso dagli avvocati (OMISSIS) e domiciliato presso la cancelleria della Corte di Cassazione;
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELL'INTERNO;
- intimato -
avverso la sentenza n. 1028/2018 della CORTE D'APPELLO di MILANO, depositata il 23/02/2018;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 25/06/2019 dal Consigliere Dott. STEFANO OLIVA.
FATTI DI CAUSA
Con provvedimento notificato il 14.7.2015 la Commissione terri…

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