Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2276 del 17 gennaio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:2276PEN

Massima

Massima ufficiale
Tra gli atti che, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., l'autorità procedente deve trasmettere al tribunale del riesame non rientra il verbale dell'udienza di convalida dell'arresto contenente l'interrogatorio dell'arrestato, nei cui confronti sia stata quindi disposta l'applicazione della misura cautelare, atteso che tale documentazione non è stata presentata a corredo della relativa richiesta del pubblico ministero ma è il risultato di un'attività svolta al cospetto del giudice in una sede caratterizzata dalla piena esplicazione del contraddittorio. L'art. 309, comma 5, c.p.p., nell'imporre l'obbligo della trasmissione al tribunale del riesame anche di «tutti gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta a indagini», si riferisce a tutti quegli atti o elementi oggettivi che servano in concreto a discolpare l'indagato e che resterebbero invece ignoti se non vi fosse l'obbligo della discovery da parte dell'accusa; pertanto non può dirsi obbligatoria la trasmissione di quegli atti, documenti o risultanze che si trovano già pacificamente nella disponibilità della difesa e che da questa possono essere utilizzati e prodotti con la stessa richiesta di riesame o nel corso dell'udienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZLONE
SEZIONE SESTA PENALE
composta dai Signori:
((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da ((omissis)), nato a Roma il 15.6.1957
avverso l'ordinanza in data 27 maggio 2002, depositata in data 3 luglio 2002, del Tribunale di Roma
Udita la relazione fatta dal Consigliere, dott. ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.
Udito il difensore avv. ((omissis)) del foro di Roma.
FATTO
Con ordinanza in data 27 maggio 2002, depositata in data 3 luglio 2002, il Tribunale di Roma, adito ex art. 309 c. p.p., confermava l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 7 maggio 2002 dal Giudice per le indagini preliminari…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.