Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10249 del 23 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:10249PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico si configura quando l'agente, con coscienza e volontà, altera la verità in un documento pubblico, rendendolo idoneo a ingannare la fede pubblica, a prescindere dall'effettivo utilizzo o conseguimento di uno scopo antigiuridico. Pertanto, il falso non può essere considerato innocuo o irrilevante solo perché il suo contenuto non abbia determinato un effettivo pregiudizio o perché l'agente abbia agito senza intenti fraudolenti, essendo sufficiente l'idoneità del documento falsificato a ledere la funzione probatoria e documentale che l'atto pubblico è chiamato a svolgere. Inoltre, l'alterazione di elementi accessori dell'atto, diversi da quelli attinenti al contenuto tipico dell'attestazione, non configura un falso innocuo, in quanto tutte le componenti inserite nel documento ripetono da questo la loro idoneità funzionale ad asseverare l'esistenza di quanto indicato. Infine, l'obbligo di denuncia di reato perseguibile d'ufficio grava sul pubblico ufficiale che ne venga a conoscenza nell'esercizio delle sue funzioni, a prescindere dalla sussistenza di un effettivo pregiudizio derivante dalla mancata denuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giusepp - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F.A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/03/2021 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore TASSONE KATE, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di MESSINA in difesa di (OMISSIS), che conclude chiedendo l'accoglimento …

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