L'installazione di mezzi pubblicitari su suolo pubblico richiede un provvedimento di concessione dell'uso del medesimo, non essendo sufficiente il solo provvedimento autorizzatorio. L'esposizione di tali mezzi comporta infatti l'uso di una risorsa pubblica da parte del privato, il che impone all'Amministrazione una valutazione complessa volta a verificare la conformità di tale uso con il pubblico interesse, che va oltre il mero giudizio di "non incompatibilità" dell'attività privata con l'interesse pubblico. Pertanto, in mancanza di un espresso provvedimento di concessione, l'autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari su suolo pubblico non può formarsi per silenzio assenso, in quanto tale procedimento concessorio implica l'esercizio di un potere discrezionale, per il quale è esclusa l'applicabilità del regime del silenzio assenso. Inoltre, il posizionamento di cartelli pubblicitari è comunque vietato in corrispondenza di svincoli stradali, in applicazione della normativa del Codice della strada, costituendo lo svincolo una intersezione a livelli sfalsati, rientrante nel divieto di cui all'art. 51, comma 3, lett. b), del d.P.R. n. 495/1992.