Consiglio di Stato sentenza n. 1688 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1688SENT

Massima

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La decadenza dalla concessione di suolo pubblico e dall'autorizzazione all'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande può essere legittimamente disposta dall'amministrazione comunale qualora il concessionario non rispetti le condizioni imposte nell'atto di concessione o non osservi le norme stabilite dalla legge e dai regolamenti comunali, in particolare per quanto riguarda gli obblighi previsti dal regolamento per l'occupazione di suolo pubblico. La decadenza può essere comminata anche in caso di accertate e reiterate violazioni della disciplina per l'esercizio dell'attività di somministrazione nel chiosco, nonché in caso di realizzazione in assenza di titolo di opere edilizie ampliative del chiosco su suolo pubblico. L'ordine di cessazione dell'attività di somministrazione consegue automaticamente alla decadenza dalla concessione del locale in cui tale attività viene esercitata, a prescindere dalla conclusione formale del procedimento volto all'accertamento della decadenza ai sensi della normativa regionale. Il giudizio di revocazione non può essere fondato su errori di diritto, ma solo su errori di fatto derivanti da una pura e semplice errata od omessa percezione del contenuto meramente materiale degli atti del giudizio, che abbiano indotto il giudice a decidere sulla base di un falso presupposto fattuale, senza che sia stata espressamente motivata la decisione su quel punto e che tale errore sia stato decisivo ai fini della pronuncia da revocare.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/02/2024

N. 01688/2024REG.PROV.COLL.

N. 03553/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3553 del 2023, proposto da
Il Gazebo s.r.l., rappresentata e difesa dall'avvocato Roberto Arcella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Luca Leone in Roma, via Appennini, n. 46;

per la revocazione

della sentenza del CONSIGLIO DI STATO - SEZ. V n. 03569/2023, resa tra le parti;

Visti il ricorso in revocazione e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzio…

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