Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45748 del 18 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45748PEN

Massima

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La partecipazione ad una rissa, con reciproco intento di offesa tra i partecipanti, esclude la configurabilità della scriminante della legittima difesa, in quanto incompatibile con il requisito della necessità della reazione, salvo che non ricorrano eccezionali condizioni tali da rendere la reazione tanto sproporzionata da costituire una nuova ed autonoma offesa. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di lesioni, è sufficiente la convergenza di elementi probatori, anche di natura testimoniale e documentale, che consentano di ricostruire la dinamica dell'evento e l'attribuibilità della condotta lesiva all'indagato, senza che sia necessaria una puntuale dimostrazione di ogni singolo profilo della vicenda. La sussistenza delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione della misura della custodia in carcere, può essere desunta dalle modalità particolarmente violente del fatto, dai precedenti penali dell'indagato e dal pericolo di compromissione delle fonti probatorie, senza che sia necessaria una specifica valutazione dell'attualità delle esigenze stesse in relazione al tempo trascorso dal fatto, ove tale distanza temporale non risulti idonea ad incidere significativamente sulla persistenza delle esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/05/2015 del Tribunale del riesame di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Fimiani Pasquale, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con il provvedimento impugnato veniva confermata l'ordinanza del Giudice per le indagini preliminari pres…

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