Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19527 del 12 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19527PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca della misura cautelare della custodia in carcere, afferma che il ricorso è inammissibile per manifesta infondatezza. In particolare, il Tribunale ha adeguatamente motivato il rigetto dell'istanza, valutando gli elementi di fatto dedotti dalla difesa, i quali non risultavano idonei a incidere sulla persistenza delle condizioni legittimanti la misura cautelare, alla luce della pluralità di condotte aggressive realizzate dall'interessato e dei suoi precedenti penali per fatti analoghi. Pertanto, il giudice di legittimità esclude la sussistenza del vizio di motivazione lamentato, in quanto la valutazione operata dal Tribunale risulta completa e priva di contraddizioni interne. Inoltre, il giudice di legittimità dichiara manifestamente infondata e inammissibile l'eccezione di violazione del divieto di doppia pronuncia cautelare sul medesimo fatto, in quanto tale profilo non era stato dedotto nella fase di merito e non erano stati allegati elementi concreti per verificare l'identità della fattispecie, condizione necessaria per l'applicazione di tale principio. Infine, l'accertamento dell'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 07/01/2014 del Tribunale di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Palermo, con ordinanza del 07/01…

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