Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17879 del 5 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:17879PEN

Massima

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Il falso in una pubblica autenticazione o certificazione, anche se non grossolano, integra il delitto di cui all'art. 469 c.p., in quanto la contraffazione di un segno distintivo di un ente pubblico, come un timbro, è sufficiente a configurare tale reato, a prescindere dalla mera riproduzione di una "dicitura". Inoltre, la dichiarazione resa agli organi di polizia, con la quale si accusa falsamente una persona di un reato che non ha commesso, è di per sé idonea a integrare il delitto di calunnia di cui all'art. 368 c.p., a prescindere dalla formalità della denuncia e dall'utilizzabilità di tale dichiarazione in sede processuale, in quanto è sufficiente che essa abbia dato avvio a indagini nei confronti della persona accusata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/01/2005 CORTE APPELLO di L'AQUILA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI CASOLA Carlo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Che il ricorrente impugna la sentenza in epigrafe indicata con q…

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