Il decreto di espropriazione adottato oltre il termine di validità della dichiarazione di pubblica utilità non è nullo per carenza di potere, ma illegittimo e, pertanto, annullabile. Tuttavia, l'omessa impugnazione tempestiva del decreto di espropriazione, previa richiesta di sospensiva, comporta l'esclusione del risarcimento del danno per il periodo successivo all'adozione del decreto, in applicazione del principio di buona fede e solidarietà di cui all'art. 30, comma 3, del Codice del Processo Amministrativo. Per il periodo precedente l'adozione del decreto di espropriazione, il danno da occupazione illegittima è imputabile unicamente al concessionario dell'opera, in quanto legittimato passivo per l'acquisizione delle aree ai sensi della normativa speciale, mentre il Comune è privo di legittimazione passiva. Inoltre, il diritto al risarcimento del danno per il periodo di occupazione illegittima anteriore all'adozione del decreto di espropriazione è prescritto, in applicazione del termine quinquennale decorrente dalla scadenza del periodo di occupazione legittima.