Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2138 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:2138SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, qualora il ricorrente perda l'interesse alla decisione della controversia a causa di circostanze sopravvenute nel corso del giudizio, come l'approvazione di un nuovo strumento urbanistico che abbia ridefinito l'assetto dell'area oggetto del ricorso e la realizzazione dell'opera contestata. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della particolarità delle questioni dedotte. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni giuridiche ormai superate, e a realizzare un equo bilanciamento tra l'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso e l'interesse pubblico alla definizione del giudizio, nonché a evitare un aggravio di spese per le parti in presenza di questioni complesse.

Sentenza completa

N. 01241/2005
REG.RIC.

N. 02138/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01241/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1241 del 2005, proposto da:
CARTAGO MICHELANGELO, rappresentato e difeso dall'avv. Angelo Maestroni, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Milano, Piazza Bertarelli, n. 1;

contro

COMUNE di USMATE VELATE, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Pietro Ferraris e Mario Bassani, con domicilio eletto presso Mario Bassani in Milano, Via Privata Maria Teresa n. 8;

nei confronti di

SOCIETA' SANGRATO s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. Maria Lucia D'Ettorre, con domicilio eletto presso…

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