ECLI:IT:CASS:2002:22250PEN
FATTO E DIRITTO
Risulta che "Il Mattino dell'Alto Adige" ha pubblicato il 17 giugno 1994 l'articolo di S. P. che definisce K. E. H. come "collaborazionista della Gestapo nella ex-Jugoslavia" e come "boia" in relazione alla denunzia, effettuata nel 1942 di un partigiano slavo così arrestato e giustiziato. Per la conseguente querela del K. il Tribunale di Trento ha condannato (sentenza del 5 agosto 1998) la S. e F. D. (capo redattore responsabile, imputato ai sensi dell'art. 57 c.p.) alle rispettive pene di giustizia per la contestata diffamazione, considerando che: - il querelante ha fornito rilevante documentazione sulla sua qualità di "uomo onesto e patriota"; - i testimoni W. e F. (dei quali non è stata possibile l'escussione) non sono stati in grado di rendere riferimenti telefonici certi sulla ufficialità e sulla autenticità della lettera del 17 marzo 1981, recante la sottoscrizione "Bracko", invocata dall…
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