Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45784 del 23 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45784PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura non solo quando il soggetto agente si prefigge il mero scopo di coadiuvare il creditore a farsi ragione da sé, ma anche quando mira a conseguire il corrispettivo di un accordo illecito attraverso l'introito di una tangente, perseguendo autonomi interessi illeciti. In tal caso, l'elemento intenzionale del reato è diretto al conseguimento consapevole di un profitto ingiusto, a prescindere dalla qualifica formale del soggetto agente come "terzo incaricato della esazione del credito". Inoltre, la prova della penale responsabilità per il reato di ricettazione può essere desunta anche dalle dichiarazioni rese dalla persona offesa in sede di denuncia, le quali risultano attendibili e prevalenti rispetto a eventuali successive parziali ritrattazioni, qualora siano confermate dal contenuto di intercettazioni telefoniche e da altri elementi probatori. Infine, ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche, è sufficiente che il giudice di merito prenda in esame, tra gli elementi indicati dall'articolo 133 c.p., quello (o quelli) che ritiene prevalente e atto a consigliare o meno la concessione del beneficio, senza dover procedere ad un'analitica valutazione di tutti gli elementi dedotti dalle parti, purché la motivazione sia congrua e idonea a far emergere in misura sufficiente il suo pensiero circa l'adeguamento della pena concreta alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Mar - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 227/2006 CORTE APPELLO di BARI, del 03/05/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Procuratore Generale in persona.

Udito il Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso…

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