Il mancato pagamento dei canoni concessori per gli anni richiesti e la mancata presentazione della documentazione necessaria all'aggiornamento della pratica di subingresso e della prescritta polizza fideiussoria costituiscono motivi di decadenza della concessione demaniale marittima. L'amministrazione è legittimata a non convalidare la richiesta di subingresso e proroga della concessione e a disporre lo sgombero dell'area demaniale in caso di inadempimento degli obblighi concessori, senza che ciò comporti violazione dei principi del giusto processo e di parità delle parti. L'onere della prova del pagamento dei canoni e della presentazione della documentazione richiesta grava sul concessionario, il quale non può limitarsi a una generica riproposizione degli argomenti dedotti in primo grado, ma deve indicare specifiche critiche alla sentenza impugnata. Il giudice amministrativo può disporre verificazioni istruttorie per accertare i fatti di causa e, in caso di esito negativo per il ricorrente, condannarlo al pagamento di sanzioni pecuniarie per lite temeraria.