Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2683 del 22 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2683PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice di appello, nel rideterminare la pena inflitta all'imputato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle prescrizioni imposte con misura di prevenzione, può legittimamente: 1) ritenere sussistente il delitto di resistenza a pubblico ufficiale anche in caso di mero tamponamento involontario dell'auto di servizio, purché conseguenza dell'inseguimento posto in essere dai pubblici ufficiali; 2) bilanciare in regime di equivalenza le attenuanti generiche concesse con la recidiva; 3) negare il vincolo della continuazione tra i reati in questione e quello di violazione delle prescrizioni imposte con misura di prevenzione, già giudicato in precedenza. Tali valutazioni, se adeguatamente motivate, non sono censurabili in sede di legittimità, salvo che non presentino vizi logici o giuridici. Inoltre, la mancata notifica all'imputato dei rinvii disposti dalla Corte di appello non determina nullità del processo, essendo sufficiente la comunicazione al difensore, mentre la sopravvenuta detenzione dell'imputato per altra causa, non comunicata al giudice, non impedisce la celebrazione del giudizio in sua contumacia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/07/2016 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO MOGINI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di CATANIA difensore di ufficio nel merito di (OMISSIS), che ha insistito per l'…

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