Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5380 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:5380SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciare la presente sentenza, ha stabilito il seguente principio di diritto: Il Comune può legittimamente annullare in autotutela una concessione edilizia rilasciata in violazione della normativa urbanistica, anche in assenza di una specifica e dettagliata motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale prevalente sull'interesse del privato, qualora il titolo edilizio non possa ritenersi consolidato per effetto del legittimo affidamento del beneficiario. L'annullamento della concessione edilizia è altresì legittimo anche in assenza di una preventiva pronuncia della Commissione Edilizia, in quanto l'art. 4, comma 3°, della legge n. 493 del 1993 consente al responsabile del procedimento di proseguire nell'iter preordinato al rilascio della concessione, allorché la commissione non si pronunci nel termine di legge, e a maggior ragione di procedere all'annullamento in autotutela, in applicazione del principio del contrarius actus. Inoltre, la motivazione dell'annullamento può ritenersi adeguata anche se sintetica e parzialmente per relationem, purché dia conto in modo sufficiente delle ragioni che hanno condotto l'amministrazione a rilevare l'illegittimità del titolo edilizio, come nel caso di accertata carenza delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, tali da escludere l'esistenza di adeguate condizioni di vivibilità sotto il profilo igienico-sanitario e personale. Infine, l'annullamento della concessione edilizia illegittima non determina di per sé l'obbligo di restituzione degli oneri concessori già versati, essendo tale questione rimessa alla valutazione discrezionale dell'amministrazione in sede di adozione dei provvedimenti conseguenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio,
Sezione Seconda bis,
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
Sul ricorso n. R.G. 2015 del 2004 proposto dall'impresa individuale Um. Fr., in personale del leg. rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Gi. Bo. e An. Ga. ed elettivamente domiciliata presso lo studio del secondo, in Ro., al Viale Ma. n. (...);
contro
- Comune di Ma., in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall'avv. Gi. La., presso il cui studio, sito in Ro., via Cl. Mo. n. (...), é elettivamente domiciliato;
per l'annullamento
della delibera del consiglio comunale n. 45 del 14.11.2003, con la quale era annullata la precedente delibera del medesimo Consiglio n. 50 del 29.10.2001;
di ogni altro atto comunque connesso e coordinato;
e con i motivi aggiunti:
- del provvedimento del responsabile del servizio urbanistica del Comune di Ma. prot. n. 44474…

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