Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34992 del 14 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34992PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, può essere desunto dai criteri stabiliti dall'articolo 133 del codice penale, tra i quali rientrano le modalità e la gravità del fatto, nonché la personalità dell'indagato, con particolare riguardo ai precedenti penali e giudiziari. Il giudice, nel formulare il giudizio prognostico sulla pericolosità sociale dell'indagato, deve porre particolare attenzione ai dati riguardanti i precedenti penali, stante l'alta significazione, a tale fine, della recidiva nel reato, e deve altresì tenere conto delle specifiche modalità e delle circostanze del fatto. L'affermazione in positivo delle esigenze cautelari connesse alla tutela della collettività deve fondarsi sia sul fatto, le cui modalità e circostanze possono essere ritenute indicative dell'inclinazione del soggetto a commettere reati della stessa specie, sia sulla personalità dell'indagato, da valutare alla stregua dei suoi precedenti penali e giudiziari, a nulla rilevando l'epoca del commesso reato. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato e disporre la misura cautelare più adeguata, anche quella della custodia in carcere, qualora dall'esame degli elementi a disposizione emerga che le modalità e la gravità del fatto, nonché la personalità dell'indagato, caratterizzata da precedenti penali specifici, siano indicative della sua propensione a commettere ulteriori reati della stessa specie, a tutela della collettività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, in data 20/02/2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor Aurelio Galasso, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 04/02/2013, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna dispose la misura cautelare della custodi…

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